Green Pass, dove si può viaggiare e le regole Paese per Paese

Il Green Pass è ormai realtà. Tuttavia, ogni Paese d’Europa lo utilizza, per quanto concerne i viaggi, a modo proprio creando diverse difficoltà. Per questo motivo abbiamo deciso di fare una breve guida che spiega l’utilizzo del Green Pass all’ingresso dei vari Paesi in cui è accettato e in cui possiamo viaggiare.

Come viene utilizzato il Green Pass in Italia

Partiamo dall’Italia dove, per il momento, il Green Pass serve per entrare. Infatti, in base alla normativa italiana vigente (e in vigore fino al 30 luglio), al rientro nel Paese è necessario:

  • presentare la certificazione verde Covid-19 (Green Pass) rilasciata ai sensi del decreto-legge 22 aprile 2021, n.52,  e dei Regolamenti UE 2021/953 e 2021/954 (Regolamenti in materia di EU Digital Covid Certificate) da cui risulti: che si è completato il ciclo vaccinale prescritto anti-SARS-CoV-2 da almeno 14 giorni; che si è guariti da Covid-19 (la validità del certificato di guarigione è pari a 180 giorni dalla data del primo tampone positivo); che ci si sia sottoposti a tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore prima dell’ingresso in Italia con esito negativo. I minori al di sotto dei 6 anni sono esentati dall’effettuare il tampone pre-partenza.

Attualmente, inoltre, si sta discutendo di utilizzarlo anche per utilizzarlo nei posti al chiuso.

Green Pass in Austria

L’Austria accetta il Green Pass e seguendo esattamente le regole dell’Italia. Tuttavia, durante il soggiorno in Austria, si dovrà presentare un test valido per accedere a ristoranti o strutture per il tempo libero, pertanto si dovrà rifare un tampone nel momento in cui scade la validità del test fatto per l’ingresso (tranne che per vaccinati o guariti).

Green Pass in Belgio

Per l’ingresso in Belgio occorre un Green Pass completo. Serve quindi un certificato di vaccinazione che attesti un ciclo vaccinale completo contro il Covid-19. Si è completamente vaccinati 2 settimane dopo l’ultima dose di vaccinazione, oppure un test PCR effettuato nelle ultime 72 ore oppure l’avvenuta guarigione dal Covid negli ultimi 180 giorni.

Green Pass in Bulgaria

Per tutti i viaggiatori in ingresso in Bulgaria (da qualsiasi altro Paese, quindi compresa l’Italia) è obbligatorio presentare un Green Pass completo che esonera dall’obbligo di quarantena. Nel dettaglio il certificato di completamento del ciclo vaccinale è valido se sono trascorsi almeno 14 giorni dalla somministrazione dell’ultima dose. In alternativa si può presentare un test positivo al COVID (PCR o antigienico) effettuato almeno 15 giorni prima dell’ingresso e massimo 180 giorni prima che attesti la presenza nel sangue di anticorpi sviluppati dopo guarigione dal COVID; un test PCR negativo al COVID effettuato massimo 72 ore prima dell’ingresso nel Paese o un test antigienico negativo al COVID effettuato massimo 48 ore prima dell’ingresso nel Paese.

Green Pass a Cipro

Per entrare a Cipro serve prova della vaccinazione, valida dal giorno della seconda dose del vaccino (o 14 giorni dopo la dose singola del vaccino Janssen/Johnson &Johnson). Per le persone che si sono riprese da Covid-19 negli ultimi 180 giorni, è accettata anche una dose di qualsiasi vaccino approvato.

Cipro permette l’ingresso in bar, pub, hotel e ristoranti solo a chi è vaccinato e mostra un pass — che a Cipro si chiama “SafePass” — che provi una delle due condizione suddette. Cipro permette anche di entrare al ristorante a chi mostra un tampone negativo, e l’isola è disseminata di punti per eseguirlo gratuitamente.

Green Pass in Croazia

Gli italiani possono entrare in Croazia su presentazione del Certificato Digitale Covid UE in formato digitale o cartaceo e con le stesse modalità che vengono seguite in Italia.

Green Pass in Danimarca

L’Italia, dal 26 giugno 2021, si trova nella fascia verde e per poter entrare in Danimarca, tramite viaggio aereo, è richiesta la certificazione (digitale Covid-19) che attesti: avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2, con attestazione del completamento del prescritto ciclo (con vaccino approvato dall’Agenzia Europea per I Medicinali (EMA), valevole dal 14° giorno successivo all’ultima somministrazione al 240° giorno (8 mesi); avvenuta guarigione da COVID-19 dimostrabile con un test PCR positivo valido dal 14° giorno successivo all’emissione al 180° giorno (6 mesi); effettuazione, nelle 48 ore antecedenti  all’ingresso in Danimarca, di test antigenico rapido o molecolare (validità 72 ore) con esito negativo al virus SARS-CoV-2.

Inoltre, ristoranti, musei, cinema, teatri e parrucchieri sono accessibili solo a chi mostra la app “Coronapas”, che certifica la vaccinazione o il tampone negativo. L’applicazione è nata prima della certificazione europea, e lo scopo — prima che viaggiare all’estero — era quello di rendere sicuri gli spostamenti interni.

Green Pass in Finlandia

Ai viaggiatori provenienti dall’Italia è consentito l‘ingresso in Finlandia, a prescindere dalla motivazione del viaggio, solo dietro esibizione di uno tra i seguenti certificati, legalmente rilasciato dalle Autorità del proprio Paese:
1) un certificato di completa vaccinazione – una o due dosi a seconda del vaccino somministrato – avvenuta da almeno 14 giorni;
2) un certificato che attesti la guarigione dal Covid-19 e l’avvenuta somministrazione di almeno una dose di vaccinazione da almeno 10 giorni;
3) un certificato di guarigione dal Covid-19 non risalente oltre gli ultimi 6 mesi.

Green Pass in Francia

Si può entrare in Francia senza alcun tampone ma soltanto se già vaccinati (2 settimane dopo la seconda dose dei vaccini Pfizer, Moderna e Astrazeneca; oppure 4 settimane dopo la somministrazione del vaccino Johnson&Johnson) ; oppure 2 settimane dopo la prima dose di vaccino approvato dall’EMA per le persone guarite da  una precedente infezione da COVID 19). In caso di assenza totale o parziale di vaccinazione, i viaggiatori maggiori di 11 anni di età potranno entrare in Francia sia con un test PCR che con un test antigenico, con risultato negativo, effettuato meno di 72 ore prima della partenza.

Inoltre, come annunciato dal presidente Macron, la Francia punta tutto sui vaccini per tenere a bada i contagi, e da agosto estende l’obbligo di pass sanitario per entrare in caffè, ristoranti, centri commerciali, come anche aerei, treni, pullman di lunga percorrenza e strutture mediche. In alternativa si dovrà mostrare un test negativo, da effettuare a proprie spese.

Green Pass in Germania

Chiunque entri in Germania per via aerea, indipendentemente dal Paese di provenienza, deve disporre, prima dell’imbarco, di una documentazione che dimostri di essere vaccinato, guarito o di esser risultato negativo ad un tampone antigenico o molecolare (salvo limitatissime eccezioni previste dalla normativa). Tale obbligo non vale per i bambini sotto i 6 anni.
Per la normativa tedesca, si considerano “vaccinate” le persone che hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni (se hanno già contratto il Covid, basta la prima dose) e “guarite” quelle risultate positive ad un tampone non meno di 28 giorni e non più di 6 mesi prima. Per le persone non vaccinate e non guarite, il tampone può essere antigenico (rapido) o molecolare (PCR) e deve essere effettuato nelle 48 ore precedenti l’ingresso in Germania (nel caso dell’antigenico) o nelle 72 ore precedenti (nel caso del molecolare PCR).

In Germania la app “CovPass Check” registra lo stato vaccinale e il più recente tampone effettuato. Ristoratori e albergatori possono — ma non è obbligatorio, e le regole variano da Land a Land e persino da un’azienda all’altra — chiedere ai visitatori di mostrarla, e di lì decidere se accordare o meno l’ingresso.

Green Pass in Grecia

La Grecia accetta il Green Pass seguendo le stesse regole del nostro Paese. Tuttavia, il Primo Ministro della Grecia Kyriakos Mitsotakis ha annunciato che entreranno in vigore regole più strette a breve: i luoghi della cultura così come ristoranti e bar non saranno più accessibili a coloro che non sono vaccinati. L’obbligo di vaccinazione sarà introdotto a breve anche per i sanitari.

Green Pass in Irlanda

Il riconoscimento della certificazione digitale europea in Irlanda è previsto a partire dal 19 luglio 2021, seguendo le stessere regole dell’Italia. È importante sapere però che solo chi ha completato l’iter di vaccinazione o chi è in possesso di un certificato di guarigione da Covid-19, rilasciato negli ultimi 6 mesi, potrà usufruire dei servizi di ristorazione al coperto nel corso del proprio soggiorno in Irlanda. Si prevede che l’applicazione di questa norma entrerà in vigore a partire dal 26 luglio e come prova per accedere ai ristoranti potrà essere utilizzato il certificato digitale Covid dell’Ue. Chi soggiorna, invece, in hotel può usufruire delle opzioni di ristorazione offerte all’interno della struttura.

Green Pass in Islanda

Sono esenti dalla certificazione del tampone prima dell’ingresso, dal tampone allo sbarco e dalla quarantena i viaggiatori che:
a) siano in possesso di certificazione medica di guarigione dalla malattia covid-19 (test PCR o test sierologico) in formato cartaceo o elettronico, in lingua islandese, danese, norvegese, svedese o inglese;
b) abbiano completato la vaccinazione anti covid-19, effettuata con uno dei vaccini approvati dall’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), almeno 14 giorni prima dell’ingresso e siano in possesso di un valido certificato di vaccinazione in formato cartaceo o elettronico, in lingua islandese, danese, norvegese, svedese, inglese o francese o tradotto in una di queste lingue;
c) siano nati dal 2005 in poi.

Green Pass in Lettonia

La Lettonia ha revocato dallo scorso 16 giugno le restrizioni di ingresso nel Paese – come l’obbligo di superare il test Covid-19 e l’autoisolamento –  a coloro che possono dimostrare, con un certificato digitale, di essere stati vaccinati contro il Covid-19 o di essere guariti dalla malattia negli ultimi sei mesi.

In Lettonia, inoltre, solo le persone vaccinate possono consumare pasti al ristorante, andare in palestra, al cinema e a teatro.

Green Pass in Liechtenstein

La Svizzera si occupa dell’immigrazione e delle questioni doganali per il Liechtenstein ed i requisiti di ingresso nel Paese sono gli stessi della Svizzera. La frontiera tra la Svizzera e il Liechtenstein è aperta.

Green Pass in Lituania

A partire dal 10 marzo 2021, tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia devono avere, alternativamente:
– un certificato che attesti il risultato negativo di un tampone molecolare/PCR o antigenico, effettuato entro e non oltre le 72 ore (per test molecolare) o 48 ore (per test antigenico) prima dell’ingresso in Lituania. Il test deve essere in una delle lingue ufficiali dell’Unione Europea. Non è più possibile effettuare il test in loco all’arrivoSolo coloro che arrivano in Lituania con un proprio mezzo di trasporto possono effettuare il test in Lituania registrandosi per tale test entro 24 ore;
– un certificato di una struttura sanitaria che conferma l’avvenuta guarigione dal COVID-19, accompagnato dal risultato del relativo test, effettuato per confermare la negativizzazione del paziente.  Affinché il certificato di guarigione sia valido, non devono essere trascorsi più di 180 giorni dal risultato del primo test positivo;
– un certificato di vaccinazione rilasciato dal paese di provenienza o di un certificato di vaccinazione internazionale che attesti che la vaccinazione è stata effettuata con uno dei vaccini anti COVID-19 registrati nel Registro dei medicinali dell’Unione Europea, in base allo schema di vaccinazione approvato dall’autorità competente del paese di vaccinazione e che sono trascorsi almeno 14 giorni dopo la vaccinazione.

In Lituania, inoltre, solo le persone vaccinate possono consumare pasti al ristorante, andare in palestra, al cinema e a teatro.

Green Pass in Lussemburgo

L’ingresso nel Paese via aerea è consentito a tutti i viaggiatori, almeno fino al 14 settembre 2021, ad una delle seguenti condizioni:
-presentazione di attestazione relativa al test COVID-19,  con esito negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti alla partenza del volo (se si tratta del test molecolare PCR) o nelle 48 ore antecedenti alla partenza del volo (se si tratta del test antigenico rapido);
-presentazione di certificato di vaccinazione completa contro il COVID-19;
-certificato che attesti  di avere già contratto l’infezione da Covid-19 nei 6 mesi precedenti al viaggio, risultando guariti e senza più alcun sintomi.

In Lussemburgo gli esercizi commerciali come ristoranti, bar, palestre e gli organizzatori di eventi possono decidere se partecipare o meno al sistema “CovidCheck” che permette loro di liberarsi delle restrizioni sanitarie in vigore per le loro attività, limitandole ai vaccinati, guariti o negativi ai test Covid

Green Pass a Malta

Il 14 luglio è entrata in vigore una nuova normativa che consente l’ingresso a Malta dai Paesi inseriti in lista Ambra (inclusa l’Italia) su condizione delle seguenti disposizioni:

1) la presentazione di un certificato EU Covid-19 che attesti il completamento, da almeno 14 giorni, del ciclo vaccinale contro il Covid-19
2) L’obbligo di quarantena di 14 giorni per coloro che non sono in possesso del certificato EU Covid-19 in un albergo indicato dalle Autorità sanitarie maltesi. Le spese del vitto saranno a carico dell’interessato.
3) Le persone che non possono essere vaccinate per ragioni di salute e i bambini da 5 a 11 anni non devono essere in possesso di un certificato EU Covid-19 ma dovranno presentare un test PCR negativo svolto entro le 72 ore precedenti all’ingresso sul territorio maltese;
4) I bambini sotto i cinque anni sono esenti dall’obbligo di essere in possesso di un certificato EU Covid-19 o un test PCR negativo. I minori non accompagnati non potranno entrare nel Paese.

Green Pass Norvegia

A seguito dell’adesione della Norvegia al sistema del certificato verde digitale europeo, i cittadini stranieri che abbiano completato il ciclo di vaccinazione anti Covid, o che siano guariti negli ultimi 6 mesi, possono entrare nel Paese presentando certificato verde europeo digitale (EUDCC – in vigore dal 1 luglio) che attesti la completa vaccinazione (da almeno sette giorni) o l’avvenuta guarigione da covid-19 (entro sei mesi).

Green Pass in Polonia

Coloro che viaggiano in Polonia devono presentare, alternativamente:

a) il risultato negativo di un tampone (PCR o antigenico), effettuato non oltre le 48 ore precedenti l’ingresso nel Paese e redatto in lingua inglese o polacca;

b) certificazione che attesti l’avvenuto completamento, da almeno 14 giorni, del ciclo vaccinale con uno dei vaccini ammessi nell’Unione Europea; c)  l’avvenuta guarigione dal COVID e conclusione del periodo di isolamento domiciliare o ricovero ospedaliero, con ingresso in Polonia entro e non oltre 6 mesi dalla data del tampone positivo all’infezione da virus SARS-CoV-.
I minori di anni 12 che viaggiano insieme ad adulti completamente vaccinati nei termini anzidetti, o muniti di tampone negativo, sono, esenti da quarantena ed obbligo di test.

Green Pass in Portogallo

L’imbarco dei passeggeri di voli in partenza dall’Italia con destinazione o scalo in Portogallo continentale è consentito solo dietro presentazione al vettore, al momento della partenza, della prova con esito negativo del test molecolare (TAAN) realizzato entro le 72h precedenti l’ora dell’imbarco o, in alternativa, del test antigenico (TRAg) con esito negativo realizzato nelle 48 ore precedenti l’ora dell’imbarco. I bambini di età inferiore ai 12 anni sono esenti dalla presentazione del suddetto test.
In alternativa, i passeggeri potranno presentare la Certificazione Digitale COVID UE attestante la somministrazione completa del ciclo vaccinale. Si precisa che la Certificazione Digitale Covid UE contiene informazioni riguardanti la somministrazione del ciclo vaccinale, l’eventuale guarigione dal Covid 19 entro i sei mesi precedenti alla data di emissione o il risultato negativo ad un tampone rapido o molecolare.

In Portogallo da sabato 10 luglio vige l’obbligo di richiedere a tutti i turisti e i residenti un certificato vaccinale nei ristoranti, per dare un posto a sedere nei weekend.

Green Pass in Repubblica Ceca

Dal 9 luglio 2021 i viaggiatori provenienti dall’Italia devono, prima della partenza devono:
– effettuare un test antigenico nelle 48 ore precedenti l’arrivo o un test molecolare nelle 72 ore precedenti
oppure
– essere in possesso di certificato attestante l’avvenuta vaccinazione, con completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni o, in alternativa, di certificazione di avvenuta guarigione da Covid 19 e conclusione del periodo di isolamento, con la data del primo test PCR risultato positivo compresa tra gli 11 e i 180 giorni precedenti l’ingresso in Repubblica Ceca.
I suddetti certificati possono essere presentati anche sotto forma del Certificato EU COVID digitale.

Green Pass in Slovacchia

A partire dal 9 luglio 2021, è possibile evitare l’isolamento domiciliare se si è vaccinati. Ai sensi della normativa slovacca, aggiornata al 16 luglio, si considerano vaccinate le persone:
– almeno 14 giorni, ma non più di 12 mesi, dopo l’applicazione della seconda dose del vaccino a due richiami;
– almeno 21 giorni, ma non più di 12 mesi, dopo l’applicazione della prima dose di vaccino monodose;
– almeno 14 giorni, ma non più di 12 mesi, dopo l’applicazione della prima dose di vaccino, se la prima dose è stata somministrata nell’intervallo di 180 giorni dal superamento della malattia COVID-19.
La Slovacchia rilascia e riconosce i certificati Covid digitali UE.

Green Pass in Slovenia

Dal 15 luglio 2021 la classificazione slovena di Paesi/regioni in liste a colori non e’ più in vigore e l’ingresso in Slovenia senza obbligo di quarantena, è consentito a coloro che sono muniti di certificato che attesti alternativamente:
risultato negativo di test PCR eseguito entro le 72 ore precedenti o di test rapido/HAG effettuato entro le 48 ore precedenti; certificato di guarigione; certificato di vaccinazione (Certificato Verde UE cartaceo o digitale) o certificato di vaccinazione dopo guarigione.

La Slovenia accetta certificati di vaccinazione che attestino che sono trascorsi:  almeno 7 giorni dalla seconda dose di Comirnaty-Biontech/Pfizer,  almeno 14 giorni dalla seconda dose del vaccino COVID-19 di Moderna, almeno 21 giorni dalla prima dose di Vaxzevria-Astra Zeneca, almeno 14 giorni dalla dose i Janssen-Johnson & Johnson /Janssen-Cilag, almeno 21 giorni dalla prima dose di Covishield – Serum Institute of India/AstraZeneca, almeno 14 giorni dalla seconda dose di Sputnik V – Centro nazionale di ricerca epidemiologica e microbiologica Gamaleja, almeno 14 giorni dalla seconda dose di CoronaVac – Sinovac Biotech, almeno 14 giorni dalla seconda dose del vaccino COVID-19 – Sinopharm.

Green Pass in Spagna

La Spagna, attualmente, segue le stesse regole dell’Italia.

Green Pass in Svezia

Dal 1 luglio 2021, in ottemperanza al Regolamento UE sul certificato digitale COVID dell’UE, sono accettate le Certificazioni Digitali Covid UE, che contengano l’indicazione di aver ricevuto almeno una dose del vaccino oppure di guarigione dal Covid o, in alternativa, un certificato di negatività al Covid effettuato tramite tampone antigenico/rapido o molecolare/PCR entro le 72 ore dall’ingresso nel Paese.

Green Pass in Svizzera

A partire dal 26 giugno 2021 si può entrare in Svizzera dall’Italia per via aerea a condizione di poter dimostrare di:

a) essere completamente vaccinati;

b) essere guariti da COVID-19.

Se non si dispone di un certificato che attesti le condizioni indicate alla lettera a) o alla lettera b), si può entrare a condizione di sottoporsi a test PCR effettuato nelle 72 ore precedenti l’imbarco, ovvero test antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti l’imbarco.

Green Pass Ungheria

Dal 1° luglio 2021, l‘Ungheria consente l’ingresso, anche per motivi turistici, agli stranieri muniti all’arrivo di un certificato Green Pass COVID UE con le stesse regole dell’Italia.

Vi ricordiamo, tuttavia, che le regole sono in continuo mutamente. Per questo motivo, prima di qualsiasi partenza, vi vintiamo a visionare i siti istituzionali del Paese di destinazione e il sito ViaggiareSicuri.



source https://siviaggia.it/notizie/green-pass-dove-viaggiare-regole-paese-per-paese/337672/
Nuova Vecchia