Il voto a scuola è un argomento dibattuto, negativo o positivo che sia. Io penso che, spesso la valutazione non è adeguata alla preparazione degli alunni che possono ricevere un voto più basso di quello che meritano, perché ci sono tanti fattori che lo condizionano. L’ansia, lo stato d’animo, le simpatie dei professori ed altro. A volte i ragazzi pensano che il voto preso in un compito possa influenzare negativamente il giudizio che il professore ha di loro. A questo proposito, a Roma, sette anni fa nel liceo “Morgagni” è partita una sperimentazione che prevedeva la valutazione degli studenti tramite suggerimenti sulle materie da approfondire. Sono già due le classi di diplomati con questo sistema. Secondo uno psicologo le valutazioni più efficaci sono quelle che indicano allo studente quali sono gli aspetti da migliorare, dedicandogli del tempo per cercare di capirli e trovare i loro punti di forza, senza competizioni inutili fomentate, in Italia, già dalle scuole elementari. Adottando questo sistema, gli studenti sono molto più sereni, e riescono ad affrontare le relazioni umane in modo più sciolto. La scuola deve aprire orizzonti, educarci alla vita, formare l’individuo e non deve imprigionare in una realtà inventata. Io sogno una scuola senza voti, e tu?
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