Covid, in Sicilia cresce lievemente il tasso di positività

Stabile il numero dei nuovi casi di Covid19 in Sicilia, ma cresce lievemente il tasso di positività. Secondo il bollettino di oggi i contagi nelle ultime 24 ore sono stati 3.705 su 26.024 tamponi processati, contro i 3.747 casi di ieri a fronte di 27.431 tamponi. Il tasso di positività, dunque, risale dal 13% di ieri al 14,2% di oggi. Gli attuali positivi sono 135.235, mentre i guariti oggi sono 9582 e le vittime riportate dal bollettino odierno sono 16. Sul fronte ospedaliero sono 951 i posti letto occupati (17 in più di ieri), mentre in terapia intensiva sono 56, con un aumento di 3 unità. A livello provinciale si registrano a Palermo 1.081 casi, a Catania 838, a Messina 817, a Siracusa 471, a Trapani 372, ad Agrigento 353, a Ragusa 265, a Caltanissetta 171, a Enna 78. A livello nazionale sono 61.555 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 64.951. Le vittime sono invece 133, in calo rispetto alle 149 di ieri. Sono 1.218.924 le persone attualmente positive al Covid, 8.738 in meno nelle ultime 24 ore. In totale sono 15.595.302 gli italiani contagiati dall’inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 161.469. I dimessi e i guariti sono 14.214.909, con un incremento di 70.895 rispetto a ieri.
C’è anche l’influenza
Intanto, anche se è iniziata la discesa della curva dell’influenza stagionale e, anche se la coda della stagione potrebbe protrarsi ancora per qualche settimana, un dato è già chiaro: dopo essere stata completamente assente nella stagione 2020-2021, l’influenza è tornata. Con i 272.900 casi registrati nell’ultima settimana dal sistema di sorveglianza InfluNet dell’Istituto Superiore di Sanità, nell’attuale stagione sono stati già messi a letto 5,9 milioni di italiani, quasi 300 mila in più rispetto al 2019-2020, l’ultimo anno prima della pandemia. La stagione ha avuto un andamento anomalo, con due picchi. Uno nell’ultima settimana dell’anno, trainato da virus respiratori diversi rispetto a quelli propriamente influenzali come quello sinciziale, e un secondo a fine marzo in cui invece sono stati registrati tassi elevati di virus influenzali, con una percentuale superiore al 34% dei campioni analizzati dal laboratori InfluNet nella settimana tra il 21 e il 27 marzo. Nel complesso, dall’inizio della stagione ad oggi, su un totale di 11.236 campioni raccolti dai diversi laboratori, 1.491 (il 13,2%) sono risultati positivi al virus influenzale. In tutta la scorsa stagione non era stato isolato alcun virus influenzale. Per quel che concerne l’ultima rilevazione dell’Iss, nella settimana dal 4 al 10 aprile 2022 l’incidenza si è attestata a 4,61 casi per mille abitanti. Il calo più brusco è stato osservato nei bambini al di sotto dei 5 anni, in cui l’incidenza è passata da 18,01 casi per mille a 14,80. Nella fascia 5-14 anni è a 6,99 casi per mille (rispetto agli 8,84 per mille della scorsa settimana), in quella 15-64 è pari a 4,06 casi per mille (rispetto a 4,91), negli over-65 è a 1,97 casi per mille (rispetto a 2,26). Tra le Regioni, si è assistito a un crollo dei casi in Campania, dove in una settimana si è passati da un’incidenza di 13 casi per mille a 4,11. Forte calo anche in Umbria (da 13,37 a 6,89) e Marche (da 12,53 a 9,30). In controtendenza, invece, la provincia autonoma di Trento (da 2,60 a 5,67 casi per mille), la Puglia (da 4,77 a 5,85) e il Friuli Venezia Giulia (da 5,71 a 6,81). In calo anche la circolazione dei virus influenzali passata dal 33,3% dei campioni analizzati la scorsa settimana all’attuale 24,8%.



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