Chi non ha sognato di viaggiare a bordo del Trenino Rosso del Bernina. Ora che è ripartito, è il momento giusto per salire in carrozza e fare l’esperienza più emozionate che ci sia. Il Trenino Rosso (il cui nome sarebbe Bernina Express) è perfetto per i bambini, ma lo adorano anche i grandi.
Non è un semplice treno. È un insieme di ingegneria meccanica e civile per i suoi percorsi che sfrutta ponti, gallerie e passaggi mozzafiato. Come il viadotto elicoidale di Brusio, è il vero e proprio emblema della linea del Bernina. Una volta passata la stazione di Brusio, la linea ferroviaria compie un intero giro su se stessa, permettendo al treno di superare un notevole dislivello senza attraversare un solo tunnel. Il percorso all’aperto, al di sopra del viadotto, offre ai passeggeri un’ottima visuale su questa opera magistrale della tecnica ferroviaria e sul fantastico panorama svizzero.
O come la curva di Montebello. Il Bernina Express supera questa curva dietro a Morteratsch e offre così, guardando a sinistra in direzione di marcia, una vista da sogno sul massiccio del Bernina e sul ghiacciaio del Morteratsch, il terzo ghiacciaio delle Alpi orientali situato nell’omonima valle. Anche la vetta più alta delle Alpi orientali si staglia imponente sulla scena: il Piz Bernina, alto 4.049 metri.
O ancora, la galleria elicoidale tra Preda e Bergün dove, in una tratta di soli 6 chilometri, ci sono 418 metri di dislivello. Per questo, è stato necessario raddoppiare la lunghezza della linea ferroviaria per non superare il dislivello massimo del 35 per mille. La ferrovia attraversa in tutto cinque gallerie elicoidali, quattro vallate e numerosi tunnel, viadotti, dighe e burroni più piccoli.
E che dire del Viadotto di Solis, il ponte più alto della Ferrovia Retica, con i suoi 89 metri sul fiume Albula. Si narra che proprio qui, San Giorgio si salvò dagli inseguitori saltando la gola con un poderoso balzo del cavallo.
Il Trenino Rosso del Bernina costeggia anche paesaggi fiabeschi, che sembrano usciti da una cartolina. Il Lago di Poschiavo è uno di questi. E il Bernina Express lo costeggia in parte. Un altro punto incredibile è all’altezza dell’Ospizio Bernina. Il valico del passo è uno dei momenti clou del percorso del Bernina Express. Con i suoi 2.253 metri d’altitudine, l’Ospizio Bernina, sull’omonimo passo, è la stazione più alta della Ferrovia retica. Prima di salire in quota, il treno supera lo spartiacque tra il Mar Nero e l’Adriatico, con i tre laghi Lej Pitschen, Lej Nair e Lago Bianco.
Nel tratto tra Celerina e Bever, si possono ammirare le case engadinesi, le tipiche costruzioni contadine con gli imponenti muri di pietra, le profonde finestre allineate e gli “sgraffiti”, una particolare decorazione che abbellisce le facciate.
Per non parlare dei castelli. Il comune di Domleschg è una delle zone più ricche di castelli d’Europa, vista la sua posizione di passaggio per i passi alpini dello Spluga, del San Bernardino e del Giulio. La costruzione più imponente è il castello di Ortenstein, che veglia dall’alto di uno strapiombo di120 metri sul comune di Tomils.
Il Bernina Express percorre la tratta ferroviaria che va da Tirano, in Valtellina, a Coira, nel Cantone dei Grigioni, e viceversa, nel periodo estivo (maggio – ottobre) arriva anche a St. Moritz. Fino al 30 novembre – e nel mese di febbraio 2022 – si può approfittare dell’offerta speciale da 99 euro per due persone, che comprende il viaggio di andata e ritorno in Seconda classe a bordo di carrozze panoramiche, da Tirano a St. Moritz col pranzo a St. Moritz incluso (tra cui i tipici Rösti).
Attraversare le Alpi con il Trenino Rosso del Bernina è un’avventura straordinaria. Questa spettacolare tratta, patrimonio dell’Unesco, è unica al mondo.
Il paesaggio svizzero del Bernina Express
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