Ankara, capitale della Turchia, si trova su un altopiano nella regione dell’Anatolia, vicino alla confluenza del fiume Ankara con il Çubuk. Una città che si presenta con una gradevole mescolanza di architettura romana, ottomana, bizantina e moderna, senza dimenticare, però, i diversi spazi verdi molto curati.
Con i suoi oltre cinque milioni di abitanti, è la seconda città turca per dimensione dopo Istanbul e la sua posizione geografica ha sempre facilitato il suo ruolo di centro nevralgico nell’ambito delle comunicazioni tra le diverse aree del Paese. Ma non solo, Ankara ha anche svolto un importante ruolo di connessione commerciale ed economica, sia con le altre città turche, sia con l’estero. L’area della città ha inoltre rappresentato, nel corso dei secoli, uno dei principali centri culturali e produttivi della nazione, sia sul piano educativo, grazie alla sua università, sia su quello agricolo e della produzione di manufatti tessili.
Perché è stata scelta Ankara come capitale della Turchia
Tutti quelli appena elencati sembrerebbero validi motivi per cui è Ankara a essere la capitale della Turchia, ma in realtà dietro a questa scelta c’è una storia molto più interessante.
Ankara fu voluta come capitale da Atatürk, generale e politico turco, fondatore e primo Presidente della Turchia, nel 1923, alla fine della Prima Guerra Mondiale, quando l’impero ottomano fu dissolto e fu fondata la Turchia. In sostanza, essendo diventata la Turchia un Paese completamente nuovo, era necessaria, simbolicamente, una capitale nuova. Basti pensare che questa città, fino agli anni venti del Novecento, era ancora un villaggio abitato da pochissime famiglie. Ma grazie ad Atatürk, Ankara, allora conosciuta in occidente come Angora, diventò una città nuova.
Oggi è una di quelle tipiche città tutte vetro e acciaio e senza un vero e proprio centro storico. È la città del lavoro, dell’efficienza, del progresso, anche se in realtà vanta un’identità tutta sua, precisa e potente quanto quella di Istanbul: un’identità che è il suo opposto. Ankara è una città di luce, di linee rette e geometrie, una città uniforme, mentre Istanbul è una città di ombre, di ambiguità, una città di storie, di leggende e bassifondi. Ankara è, in sostanza, lo specchio di Atatürk.
Quando il Parlamento, poi il governo, il Presidente e i ministeri vi si insediarono, migliaia di impiegati da tutto il Paese vi si trasferirono. In seguito nacquero le Università e una più prestigiosa dell’altra, a tal punto che oggigiorno decine di migliaia di studenti studiano nella capitale.
Cosa vedere ad Ankara
Ma come tutti i posti dal fascino mistico, Ankara nasconde molti segreti e diverse attrazioni da visitare. Uno su tutti è senza dubbio il suo castello, l’Ankara Kalesi, una fortezza di epoca tardo-antica, risalente al VII secolo dopo Cristo da cui è possibile ammirare la città da un visuale davvero unica e mozzafiato.
Non da meno è il mausoleo di Kemal Atatürk (1881-1938) situato su un’alta collina nell’area del quartiere di Anıttep che costituisce uno dei simboli della Turchia, oltre a rappresentare uno dei più alti esempi dell’architettura moderna turca. All’interno del mausoleo, che ospita la sepoltura del defunto leader, è stato anche allestito un museo che presenta una vasta collezione di oggetti che gli appartenevano, oltre ai suoi scritti e a una carrellata di importanti scatti legati alla sua carriera politica.
E sono proprio i musei di Ankara a dover essere visitati assolutamente. Per esempio, sulla cittadella, nell’edifico di un antico bazar, c’è uno dei musei archeologici più importanti del mondo intero: il Museo delle Civiltà Anatoliche.
Il Museo Etnografico, invece, ospita una collezione di rari manufatti ottomani e selgiuchide e sempre nella stessa area, c’è l’antico palazzo che ospitò il primo Parlamento della Repubblica. Oggi è un museo, dedicato alla Guerra d’Indipendenza, e custodisce preziose testimonianze della Guerra da cui emerse la Turchia moderna.
Ma il museo che ogni cittadino turco, e ogni dignitario straniero visita quando viene ad Ankara è il suddetto Anıtkabir, il mausoleo dove riposa, appunto, il fondatore della Repubblica, Mustafa Kemal Atatürk, colui che ha fatto diventare Ankara la capitale della Turchia.
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