Durante una visita in una delle perle della penisola balcanica, tra le tappe obbligate c’è senza dubbio il favoloso lago di Scutari. Innanzitutto perché parliamo del più grande lago dei Balcani, con una superficie che varia a seconda della stagione, oscillando da 370 kmq durante l’estate a poco più di 500 chilometri quadrati nella stagione piovosa.
Situato al confine fra l’Albania e il Montenegro, questo suggestivo bacino lacustre occupa una depressione carsica ed è alimentato da circa 50 sorgenti, che contribuiscono ad arricchire le sue acque di una miriade di riflessi e di una variegata vegetazione acquatica.
Lago di Scutari, tra splendidi villaggi ricchi di storia
In passato, quest’area è stata luogo d’incontro di diversi civiltà che hanno lasciato sulle sue sponde un ricco patrimonio culturale e storico, visibile ancora oggi sulle isole del lago, dove si possono ammirare numerose fortificazioni medioevali, chiese e monasteri, tra cui quello di Starčevo, fondato nel XIV secolo.
Una visita ai vecchi villaggi di Virpazar e Rijeka Crnojevića, costruiti sulle rive del lago di Scutari permette di approfondire la storia di questo incredibile territorio, ammirarne le architetture e conoscerne usanze, tradizioni e piatti tipici.
La regione di Crmnica, sulla pittoresca sponda meridionale, è invece conosciuta per il vino, considerato il più buono del Montenegro. Il lago è rinomato, inoltre, per le splendide spiagge, tra le quali spiccano quelle del villaggio di Murići, dove i barcaioli offrono gite ai monasteri delle isole vicine.
La straordinaria fauna selvatica del lago di Scutari
Straordinaria è la diversità di di fauna selvatica che popola il lago di Scutari, nelle cui acque vivono circa cinquanta specie di pesci, molte delle quali non si trovano in nessun’altra parte al mondo. L’area è un imperdibile parco nazionale, tra Scutari e Podgorica, e d’inverno è uno dei più importanti habitat per gli uccelli palustri in Europa, grazie alla posizione geografica e alle caratteristiche del clima submediterraneo.
Qui, infatti, vivono circa 270 specie di volatili, tra cui esemplari rari come il pellicano riccio e il cormorano pigmeo. Per non contare le 842 specie d’alghe, e le innumerevoli specie di lumache d’acqua dolce, di cui quasi un terzo endemiche. Una ricchezza faunistica che contribuisce a rendere il lago una delle aree protette più importanti d’Europa.
Superfluo, forse, sottolineare che la zona è da sempre rinomata per la pesca, in particolare per quella delle carpe e delle anguille, nonché per la tradizionale affumicatura del pesce, un piatto molto prelibato da queste parti.
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