Portogallo, aumentano le restrizioni: cosa si può e non si può fare

Molti italiani hanno scelto il Portogallo come meta per le loro vacanze estive. Tuttavia, viaggiare in questo momento richiede particolare accortezze e determinate regole da seguire. Per questo motivo abbiamo deciso di realizzare una semplice guida sulle norme da rispettare per andare in Portogallo poiché, a causa dell’aumento dei contagi, si sono inasprite le regole.

Le regole per entrare in Portogallo

L’imbarco dei passeggeri con voli in partenza dall’Italia e con destinazione o scalo in Portogallo continentale è consentito solo dietro presentazione al vettore, al momento della partenza, della prova con esito negativo del test molecolare (TAAN) realizzato entro le 72 ore precedenti l’ora dell’imbarco o, in alternativa, del test antigenico (TRAg) con esito negativo realizzato nelle 48 ore precedenti l’ora dell’imbarco. I bambini di età inferiore ai 12 anni sono esenti dalla presentazione del suddetto test.

È possibile, inoltre, presentare la Certificazione Digitale COVID UE (Green Pass) attestante la somministrazione completa del ciclo vaccinale. Si precisa che la Certificazione Digitale Covid UE contiene informazioni riguardanti la somministrazione del ciclo vaccinale, l’eventuale guarigione dal Covid-19 entro i sei mesi precedenti alla data di emissione o il risultato negativo ad un tampone rapido o molecolare. Tutte condizioni valide per entrare in Portogallo.

Tutti i passeggeri, inoltre, dovranno compilare il modulo di localizzazione digitale (PLF) del Governo portoghese. Gli unici enti preposti alla verifica della documentazione richiesta dalle Autorità portoghesi sono:

  • i vettori di viaggio (le compagnie aeree) prima della partenza;
  • le Autorità portoghesi (SEF) all’arrivo.

Eventuali verifiche della correttezza/completezza della documentazione (PLF + Certificati) prima del viaggio andranno dunque effettuate esclusivamente con le compagnie di trasporto.

Le regole per entrare alle Azzorre

È possibile viaggiare alle Azzorre dall’Italia anche per turismo. In questo caso, si può entrare nelle isole smeraldo presentando un test molecolare (RT-PCR o equivalente test NAAT) effettuato 72 ore prima dell’imbarco, o il Green Pass che specifica la totale vaccinazione o guarigione dal Covid-19.

Tuttavia, in assenza di tale documentazione i passeggeri possono fare il test gratuitamente all’arrivo e attendere il risultato in isolamento precauzionale (risultato disponibile in 12 – 24 ore). Inoltre, i bambini di età inferiore ai 12 anni non devono presentare il test. Ma non è finita qui, prolungando la permanenza a 7 o più giorni, al 6º e al 12º dalla data di esecuzione del primo test di accertamento del SARS-CoV-2, i passeggeri dovranno contattare l’autorità sanitaria del Comune dove alloggiano, al fine di eseguire un nuovo test. Infine, tutti i viaggiatori sono tenuti a compilare preventivamente un questionario, disponibile su questo sito.

Le regole per viaggiare a Madeira

Anche nella splendida Madeira è possibile viaggiare esibendo o un test molecolare (RT-PCR o equivalente test NAAT) effettuato entro le 72 ore prima dell’imbarco, o un certificato vaccinale (2 dosi, 14 giorni prima dell’ingresso in Portogallo), o
test sierologico, o Certificato COVID Digitale dell’UE.

Come alle Azzorre anche qui, in caso di assenza dei requisiti suddetti, si può effettuare il test all’arrivo e attendere il risultato in isolamento (disponibile in 12 – 24 ore). Oppure, si può rispettare l’isolamento volontario, della durata di 14 giorni, presso il proprio domicilio o presso la struttura alberghiera. I bambini di età inferiore ai 12 anni non devono presentare il test e i passeggeri sono tenuti a registrarsi sul seguente sito.

Situazione epidemiologica in Portogallo

Come dicevamo in precedenza, a causa del diffondersi della variante Delta e di una campagna vaccinale poco efficiente, la situazione epidemiologica in Portogallo è delicata a tal punto che si sono dovute inasprire le norme interne.

Infatti, il Consiglio dei Ministri ha decretato il divieto di circolazione da e per l’Area Metropolitana di Lisbona nel fine settimana, tra le ore 15:00 del venerdì e le ore 06:00 del lunedì. In tale periodo la circolazione verso l’estero o l’interno della suddetta Area è consentita previa presentazione del test molecolare realizzato nelle 72 ore precedenti, del test antigenico realizzato nelle 24 ore precedenti oppure, in alternativa, del Certificato Digitale COVID dell’Unione Europea (conosciuto anche come Green Pass).

Si segnala inoltre che restrizioni più rigide rispetto al resto del Paese sono al momento in vigore nei distretti di Lisbona , Albufeira (Algarve) e Sesimbra. Tra le misure più rilevanti si segnalano le seguenti: ristoranti, caffè e pasticcerie possono essere aperti fino alle 22:30 durante la settimana e fino alle 15:30 nei fine settimana e nei giorni festivi (al chiuso con un massimo di 4 persone per tavolo e all’aperto max 6 persone); spettacoli culturali fino alle 22:30; vendita al dettaglio di generi alimentari fino alle 21:00 in settimana e fino alle 19:00 nei fine settimana e festivi; altre attività commerciali aperte fino alle 21:00 durante la settimana e fino alle 15:30 nei fine settimana e nei giorni festivi. Per approfondimenti in merito alla disposizioni vigenti in altre zone del Portogallo continentale, si prega di consultare il sito del Governo portoghese.

Green Pass per ristoranti

Nel Portogallo continentale da sabato 10 luglio vige l’obbligo di richiedere a tutti i turisti e i residenti un certificato vaccinale nei ristoranti, per dare un posto a sedere. I ristoratori, già provati dalla pandemia e dagli orari di apertura ancora ristretti, protestano: al momento hanno un pass solo due milioni di portoghesi, cioè uno su cinque. E i turisti sono ancora pochi a causa delle restrizioni sui viaggi. Ma il Paese è in allarme per colpa della risalita dei casi, più di tremila al giorno nello scorso weekend.

Cosa fare al rientro in Italia

In base alla normativa italiana vigente (e in vigore fino al 30 luglio), gli spostamenti da/per il Portogallo sono consentiti senza necessità di motivazione, vale a dire che è consentito viaggiarci anche per turismo. Al rientro è però necessario:

  • presentare la certificazione verde COVID-19 (Green Pass) rilasciata ai sensi del decreto-legge 22 aprile 2021, n.52,  e dei Regolamenti UE 2021/953 e 2021/954 (Regolamenti in materia di EU Digital Covid Certificate) da cui risulti: che si è completato il ciclo vaccinale prescritto anti-SARS-CoV-2 da almeno 14 giorni; che si è guariti da COVID-19 (la validità del certificato di guarigione è pari a 180 giorni dalla data del primo tampone positivo); che ci si sia sottoposti a tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore prima dell’ingresso in Italia con esito negativo. I minori al di sotto dei 6 anni sono esentati dall’effettuare il tampone pre-partenza.
  • compilare il Passenger Locator Form – Modulo di localizzazione digitale – prima dell’ingresso in Italia.  Il modulo sostituisce l’autodichiarazione resa al vettore

La certificazione relativamente al completamento del ciclo vaccinale, ovvero il Green Pass con il suo Qr Code, deve riferirsi a uno dei quattro vaccini approvati dall’Agenzia europea per i medicinali: Comirnaty di Pfizer-BioNtech, Moderna, Vaxzevria, Jansen (Johnson & Johnson).

Ricordiamo, tuttavia, che le regole per contenere la pandemia da Covid -19 sono in continuo mutamento sia in Italia che nel resto del mondo. Per questo motivo, prima di organizzare un viaggio in Portogallo, vi invitiamo a visionare i siti istituzionali del Paese di destinazione e il sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ViaggiareSicuri.

Per maggiori informazioni su come ottenere il Green Pass europeo utile per i viaggi, vi rimandiamo alla nostra semplice guida con tutte le regole e i link utili per scaricarlo



source https://siviaggia.it/notizie/portogallo-aumentano-restrizioni-cosa-puo-non-puo-fare/337318/
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