Recupero dei borghi in Italia, modello da seguire in tutto il mondo

Il 2020 è stato l’anno dei borghi italiani. E lo sarà anche il 2021. Complice la pandemia Covid-19 che ha spinto sempre più viaggiatori italiani verso un turismo di prossimità, ovvero vicino a casa, i piccoli comuni e i borghi hanno vissuto una rinascita. Luoghi lontani dal mondo, con pochissimi abitanti, sono stati la scelta di molti turisti per riscoprire il territorio, ma anche le tradizioni legate al nostro Paese.

Non solo. Nei borghi, sempre a causa del Coronavirus, sono nate anche tante proposte legate allo smart working che hanno permesso a lavoratori di godere di un ufficio inusuale, collegandosi da una casa millenaria e godendo, nelle pause, di un panorama strepitoso. Un’operazione che ha permesso così di rilanciare il turismo.

Sempre più amati e apprezzati, i borghi italiani hanno poi fatto il giro del mondo finendo sulle prime pagine di tutti i giornali per le operazioni di vendite e recupero delle case ad un euro. Un modello da seguire, insomma, e al quale ispirarsi in tutto il mondo e che ha conquistato anche l’organizzazione internazionale indipendente del World Economic Forum, all’avanguardia su temi della salute e dell’ambiente.

Un progetto di recupero e rinascita che piace così tanto all’organizzazione che ha deciso di premiare l’Italia con un sostegno di 1 miliardo di euro che permetterà di ottenere risultati importanti per tutelare la qualità della vita e dell’ambiente in questi piccoli luoghi.

In questo modo, grazie all’importante finanziamento, si potranno portare a termine i progetti pensati per riportare a nuova vita le aree rurali oltre che per attivare nuove connessioni con le persone, anche con soggetti esterni che sceglieranno di lavorare qui in remoto. Vivere in un piccolo centro diventerà un’esperienza unica, di riscoperta di posti magici e spesso trascurati. Luoghi che ora vengono rivalutati e apprezzati.

Un piano di riqualificazione che verrà inserito, su proposta del Ministro della Cultura Dario Franceschini, anche all’interno del Recovery Plan per attivare buone pratiche e per tutelare, tra le altre cose, i borghi e l’edilizia rurale. Un modo in più per salvaguardare i piccoli paesi, oggi spesso troppo poco popolati, per far conoscere posti nuovi e ricchi di storia, arte e tradizione. Un modo, inoltre, per decongestionare le città d’arte e portare il turismo alla scoperta di nuove mete di viaggio.

Recupero borghi Italia

Santa Fiora, il primo smart village d’Italia



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