Viaggi intercontinentali nel 2021: cosa dicono gli esperti

C’è sempre più desiderio, da parte dei turisti, di tornare finalmente a riscoprire le bellezze del mondo: sono in molti ad essere già pronti per la prossima vacanza, in attesa solamente che le frontiere riaprano. Eppure, è possibile che per i viaggi intercontinentali si debba attendere ancora un po’.

Ci sono esperti che non vedono con ottimismo una ripartenza precoce, soprattutto per quel che riguarda il turismo a lungo raggio. A parlarne sul The Mirror è il dottor Mike Tildesley, epidemiologo del SAGE (Scientific Advisory Group for Emergencies) e professore di Modellazione delle malattie infettive all’University of Warwick: secondo il suo parere, è davvero precoce parlare di riapertura completa delle frontiere. Un giudizio, quello del dr. Tindesley, basato principalmente sulla situazione epidemiologica della Gran Bretagna, che però può trovare campo anche nella maggior parte dei Paesi europei.

In questi ultimi mesi, moltissimi Stati hanno dato il via ad una massiccia campagna di vaccinazione, cosa che fa ben sperare in ottica di ripresa del turismo. L’obiettivo è quello di raggiungere l’immunità di gregge, ma per poter pensare di tornare a viaggiare dovranno essere numerosi i Paesi che possano garantire questo standard di sicurezza. Il rischio è, altrimenti, quello di avere un repentino aumento di casi di Covid-19, causati dall’incontrollata trasmissione del virus. E questo è un problema tanto maggiore se pensiamo alle diverse mutazioni che il Coronavirus ha già avuto.

“Penso sia fattibile avere una stagione estiva in cui potremo concederci vacanze nazionali, lo spero davvero. Ma sono molto più scettico sulla situazione internazionale” – ha affermato il dottor Tindesley – “Penso che sarà il 2022 l’anno in cui le cose torneranno alla normalità per quanto riguarda i viaggi intercontinentali”. Nonostante le previsioni poco ottimistiche, molti Paesi si stanno preparando per allentare le misure di sicurezza e riprendere il flusso turistico dopo un anno disastroso, soprattutto dal punto di vista economico.

Ci sono Stati che hanno già riaperto le frontiere, altri che hanno annunciato di essere pronti ad accogliere turisti vaccinati – quelli che invece non hanno ancora ricevuto il vaccino potranno entrare solo previo tampone negativo ed eventuale periodo di quarantena. Diverse compagnie aeree stanno infine sperimentando il famoso passaporto sanitario digitale, un vero e proprio lasciapassare che potrebbe avere effetti positivi sul turismo. Riaprire sì, insomma, ma prestando le dovute attenzioni: sembra essere questo l’obiettivo comune alla gran parte dei Paesi.



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