Saranno Nova Gorica e Gorizia le “Capitale Europea della Cultura 2025“. Un annuncio arrivato dal Comitato sloveno e che è stato accolto con un grande boato in piazza della Transalpina (luogo particolarmente significativo poiché un tempo vi sorgeva un muro che simboleggiava la divisione dell’Europa in blocchi contrapposti), dove si erano radunati gli abitanti delle 2 meravigliose città di confine.
Quello di “Capitale Europea della Cultura” è un titolo onorifico conferito ogni anno a 2 città appartenenti a 2 diversi Stati membri dell’Unione Europea. Un riconoscimento che ha l’obiettivo di tutelare la ricchezza e la diversità della cultura continentale, valorizzare le caratteristiche comuni ai popoli e sviluppare un sistema che possa generare un importante indotto economico.
Quest’anno era stato il turno di un altro bellissimo luogo multiculturale e carico di storia: la città croata di Fiume (Rijeka per gli slavi), designata insieme all’altrettanto eccezionale Galway, in Irlanda. Anche se, purtroppo, entrambe hanno dovuto limitare le iniziative per via della pandemia da Covid-19 che stiamo vivendo.
Per il 2025, invece, assieme a Nova Gorica e Gorizia sarà “Capitale Europea della Cultura” anche Chemnitz, città tedesca situata quasi al confine con la Repubblica Ceca che subì gravissimi danni durante la Seconda Guerra Mondiale e che venne ribattezzata Karl Marx Stadt sotto il regime comunista della Germania orientale.
C’è da dire, inoltre, che la scelta di Nuova Gorica è un segnale piuttosto preciso. Questo evento, infatti, permetterà di valorizzare i vari aspetti di un luogo dall’identità complessa, che reca i segni della cultura italiana, di quella slava e anche di quella germanica e il motivo è piuttosto semplice: Gorizia-Nova Gorica è stata per lungo tempo, dal XV secolo in poi, un centro di rilievo dell’Impero asburgico.
E a tal proposito il Sindaco del capoluogo isontino, Rodolfo Ziberna, ha affermato, rivolgendosi alla presidente della giuria slovena subito dopo la proclamazione: “Oggi non hanno vinto solo Gorizia e Nova Gorica, ma ha vinto l’Europa“. Senza dubbio, infatti, si tratta di un altro atto del processo di riconciliazione tra Roma e Lubiana.
Infine, è giusto specificare che in lizza per questo ambito e importante riconoscimento erano rimaste anche altre 3 città slovene: Lubiana, Pirano e Ptuj.
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