Nel cuore della città di La Valletta, splendida perla di Malta, si trova la suggestiva Concattedrale dedicata a San Giovanni Battista: tra le sue imponenti mura, assieme a tanti bellissimi capolavori, accoglie persino due opere di Caravaggio, dietro le quali si cela una storia davvero incredibile.
La Concattedrale venne realizzata a partire dal 1573, sulla base di un grandioso progetto commissionato da Jean de la Cassiere, Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri di Malta. Ci vollero pochissimi anni per dare vita a quello che è un vero e proprio capolavoro architettonico, che rivaleggia per bellezza e maestosità con le splendide chiese di Roma. Nei secoli successivi, ulteriori aggiunte andarono ad arricchire l’edificio principale, andando a creare l’enorme complesso monumentale che oggi è protetto dall’UNESCO per la sua importanza storica e artistica.
Dall’esterno, la Concattedrale situata a La Valletta ha un aspetto particolarmente austero e sobrio, con due alte torri campanarie che delimitano la facciata. Ma una volta varcata la sua soglia, scoprirete la meraviglia che si cela al suo interno: l’enorme navata centrale accoglie, nel suo pavimento in pregiatissimo marmo, ben 400 pietre tombali che ospitano altrettanti Cavalieri dell’Ordine. Ai lati, splendide cappelle dedicate alle principali nazionalità degli appartenenti all’Ordine si aprono con infinita bellezza mostrando splendide opere d’arte.
Le pareti sono scolpite nella pietra con fogli d’oro a 24 carati, mentre le volte del soffitto sono riccamente affrescate con pregevoli dipinti del calabrese Mattia Preti, che diede alla luce a ben 18 episodi ispirati alla vita di San Giovanni Battista. L’altare maggiore, intarsiato in marmi policromi e decorato con inserti d’oro e d’argento, presenta scene dell’Ultima Cena. Alle sue spalle, l’imponente gruppo marmoreo del Battesimo di Cristo del Mazzuoli è un vero gioiello.
Ma è all’interno dell’Oratorio dei Cavalieri, aggiunto in seguito come luogo destinato a raccogliere le preghiere degli appartenenti all’Ordine, che possiamo oggi ammirare il capolavoro di Caravaggio. Si tratta della Decollazione di San Giovanni Battista, collocata sull’altare: è il dipinto più grande dell’artista, ed è anche l’unico che presenta la sua firma – è leggibile ai bordi della macchia di sangue che si allarga sotto il collo di Giovanni Battista.
Caravaggio arrivò a Malta nel 1607, dopo una rocambolesca fuga da Roma a causa dell’omicidio di un uomo, per il quale venne condannato a morte. Il pittore entrò in contatto con il Gran Maestro Alof de Wignacourt, che all’epoca aveva ordinato la costruzione dell’Oratorio. Il suo intento era quello di entrare a far parte dell’Ordine per trovare protezione e sfuggire così all’arresto per opera delle autorità papali. È proprio in questo frangente che ha dipinto la Decollazione di San Giovanni Battista, e si narra che l’abbia utilizzato come merce di scambio, così da “pagarsi” l’ingresso nell’Ordine.
Nella Concattedrale di Malta trova accoglienza anche un’altra opera di Caravaggio, il San Girolamo scrivente. Originariamente, faceva parte dell’arredo pittorico della Cappella d’Italia, ma venne in seguito trasferito di fronte alla Decollazione di San Giovanni Battista all’interno dell’Oratorio.
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