La Bolivia è il paese più povero del Latinoamerica, purtroppo è stato scenario di tantissimo dolore e soprusi, ha una storia molto intensa che non tutti conosco, ma che potrà cambiare la vostra percezione del viaggio, per questo vi consiglio di leggere Le vene aperte dell’America Latina di Edoardo Galeano. Oltre alle meraviglie della natura vi suggerisco di soffermarvi sulla cultura di questo stato, sulle sue origini latine e sull’importanza che ha guadagnato nel regno di Spagna dopo la Conquista.; rimarrete meravigliati dal numero di tesori e opere che si trovano al suo interno.
Viaggiare in Bolivia non è per nulla pericoloso, io ci sono stata da sola un mese zaino in spalla, dovete solo essere preparati sul fatto che i livelli di ospitalità sono più bassi che in altri stati e che se non volete viaggiare in hotel di lusso dovrete mettere in discussione la vostra capacità di adattamento.
Vorrei spendere due parole sul mal di altura, che quasi sicuramente vi colpirà dato che l’altitudine è davvero importante; quando arrivate in altezze che superano i 2500 non bevete alcol, non mangiate carne, bevete molto mate de coca e masticate foglie di coca nella guancia come fanno tutti i locali. Le trovate comodamente al mercato, è il rimedio più naturale per combattere questa brutta sensazione. Se vi venisse il dubbio che sia illegale, non vi preoccupate, i popoli andini hanno l’esigenza fisica di coltivare e masticare coca, qui è permesso. Se le cose non migliorano potete andare in un qualsiasi negozio locale e comprare un sorochi pills, che vi farà sentire meglio. Per esperienza personale a quelle altezze le mucose del naso tendono a seccarsi e a sanguinare molto, se volete evitare comprate un balsamo mentolato per il naso, si trova ovunque anche dal tabaccaio.
Itinerario di viaggio in Bolivia:
Inizieremo questo viaggio partendo da sud, come ho fatto io, dal confine con il Cile entrando nel punto più famoso della Bolivia: il Salar di Uyuni. Si chiama così anche se il Salar a parer mio è la cosa meno spettacolare. In pratica si attraversa un esteso tratto delle Ande, completamente vergine in jeep e si osservano maestose lagune, vulcani millenari, gayzer, deserti di tantissimi colori e poi si la più grande distesa di sale del mondo. Oltre al colpo d’occhio meraviglioso del salar la cosa che diverte tutti è manipolazione della prospettiva; essendo una superficie piattissima e bianchissima si riescono a fare tutti quei giochi che sicuramente avrete visto in cui sembra che i vostri amici entrino nelle vostre scarpe o che risultano piccoli piccoli con in “Tesoro mi sono ristretti i ragazzi”.
Se avete una buona capacità di adattamento un viaggio di 3/4 giorni nel salar di Uyuni non è caro, spenderete sicuramente meno comprandolo in Bolivia piuttosto che in Cile, ma sappiate che dormirete in rifugi di montagna piuttosto freddi, la doccia calda sarà elettrica e che vi dovrete portare la vostra acqua potabile. Ci sono poche alternative di lusso e i prezzi salgono di almeno 10 volte.
La cittadina di Uyuni è davvero poverissima se non è strettamente necessario vi suggerisco di non fermarvi a dormire e di dirigervi direttamente con un bus a Potosì la città più alta del mondo 4068 mtslm.
Per me Potosì è la città più interessante della Bolivia, è stata per 200 anni la città più ricca della colonia spagnola, nel XXVIII secolo aveva più abitanti di Parigi e Londra, è la città del Cerro Rico il più grande giacimento d’argento del mondo! Sono morti 8000 indios in quella montagna! Venivano fatti lavorare senza cibo e acqua, fornendo solo foglie di coca per 20-36 ore di seguito! Si dice che la città era così ricca che le strade erano ricoperte di lastre d’argento. Si può capire la ricchezza di questa terra andando a visitare le sue chiese, vedrete che l’altare ed il transetto sono ricoperti di argento massiccio. Una delle attività più richieste è quella di fare una visita alle miniera d’argento, ancora attive anche se non si raccoglie più l’argento, ci si veste da minatori e si va letteralmente giù per gli stessi cunicoli minuscoli che usano i minatori, i turisti lo vedono come un gioco, ma anche oggi muoiono tantissime persone, io non vi consiglio di scendere giù, piuttosto rimanete in superficie e chiacchierate con qualche minatore.
Sucre, la capitale della Bolivia, in pochi lo sanno ma solo la sede del governo è spostata a La Paz la capitale rimane da secoli Sucre. Una cittadina davvero piacevole, scendiamo molto di altitudine, l’aria è piacevole, il clima mite, non si fa fatica a respirare. Oltre che a rilassarvi e divertirvi è il posto in cui potrete apprezzare a pieno la storia e l’arte boliviana. Sicuramente merita una visita Casa della Libertad è l’edificio storico più importante della Bolivia, dove è stata firmata la dichiarazione d’indipendenza.
Non perdetevi la visita alla cattedrale e al suo museo annesso, dove vedrete la sorprendente Virgen de Guadalupe del XVII secolo; una tela completamente vestita d’argento e pietre preziose dal valore inestimabile.
Fate un salto al Convento di San Felipe Neri, è all’interno di una scuola, la vista dalle terrazze è mozzafiato. Io sono un’amante dei conventi quindi vi consiglio anche San Francisco a la Recoleta e Convento de Santa Clara.
Nel mio viaggio boliviano io ho proseguito per Cochabamba, una delle città meno turistiche della Bolivia, ma strategica per spezzare il cammino. Molti stranieri scelgono questo posto per fermarsi a studiare lo spagnolo, visto il clima e i costi davvero bassissimi. Le attrazioni principali sono: visitare il Cristo de la Concordia (che è più alto di quello di Rio!!) potete salire con il teleferico e scendere a piedi con una bella passeggiata; e trascorrete una mattinata al Mercado de la Cancha, il più grande del Sudamerica. Se siete amanti della natura nelle vicinanze vi suggerisco sicuramente il Parco del Toro Toro, ci potete andare sia autonomamente che con una guida autorizzata.
La Paz ,se ci arrivate volando il paesaggio sarà davvero mozzafiato e il ma di testa anche! Ci troviamo a 3660 mtslm e siete atterrati a El Alto, che in realtà è un’altra città ancora più alta di La Paz. La Paz è forse la città più brutta della Bolivia, è probabile che ci passerete diverse volte perché è strategica per molti luoghi, ma sicuramente non bellissima, è piuttosto cupa, scura e caotica. Come molte delle città di questo continente ha due anime, il centro storico davvero disordinato e il quartiere delle ambasciate dove vivono tutti gli expat e le famiglie più ricche, vi consiglio di vivere e visitare entrambe le sue facce.
I monumenti che non potete perdervi sono sicuramente Plaza Murillo con Cattedrale e il Museo Nacional de Arte, la Calle Jaèn con il Museo de Instumentos Musicales e la Casa Murillo.
Un luogo che amo moltissimo è il Mercado de las Brujas (letteralmente vuol dire mercato delle streghe) in questa zona c’è molto sincretismo, o forse dovremo dire che vengono intrapresi ancora molti rituali ancestrali e questo è il luogo dove poter trovare tutto quello che serve per la medicina tradizionale o cerimonie tradizionali, dalle erbe ai feti di alpaca. Il Museo della Coca è un posto davvero carino dove imparare a conoscere meglio questa pianta meravigliosa che per centinaia di anni ha permesso che le persone vivessero a queste altezze.
Da La Paz potete prendere un aereo per Rurrenabaque, il piccolo paesino immerso nella Foresta Amazzonica boliviana. Io sono stata 2 volte in Amazzonia, sia in Perù che in Bolivia e ho amato di più la Bolivia, la varietà di paesaggio e di cose da fare nelle vicinanze di Rurre è davvero incredibile.
Per spostarvi sul lato boliviano del Lago Titicaca basta comprare un biglietto del bus per Copacabana, una cittadina carina, accogliente ma molto turistica. Non so se il vostro viaggio proseguirà anche in Perù, ma in caso contrario se avete più giorni a disposizione vi consiglio di visitare entrambe le sponde del lago. Tra le curiosità che scoprirete a Copacabana c’è la Catedral de la Virgen de la Candelaria, l’immagine sacra più importante per i boliviani, dove si benedicono le macchine per scongiurare incidenti. Trascorrete il tramonto sul lungo lago a scattare foto e la mattina successiva alla buon ora prendete il battello per l’Isola del Sol dove vi consiglio di dormire almeno una notte, ma meglio due. Si dorme nella parte sud dell’isola ma si può attraversare tutta a piedi, le spiagge e i paesaggi sono meravigliosi sembra decisamente il mediterraneo anche se ci troviamo a 3500mt. L’aria è davvero tersa e i colori vibranti, le grandi montagne innevate all’orizzonte sono l’unico monito per non pensare di essere avvolti nel mare.
La Bolivia accoglie altre tantissime bellezze specialmente sulle Ande, trekking mozzafiato, canyon e natura sconfinata, io non ci sono ancora tornata, ma spero di farlo quanto prima per raccontarvelo.
source https://siviaggia.it/idee-di-viaggio/itinerario-di-viaggio-in-bolivia/313489/