10 cose da vedere nella città di Urbino

Urbino è uno scrigno di arte e storia che prende la forma di una cittadina collinare distante circa 30 km dalla costa adriatica a est e circa 100 km dalla città toscana di Arezzo. Sebbene le sue origini risalgano all’epoca romana e successivamente al Medioevo, la città raggiunse il massimo splendore nel XV secolo, quando il duca Federico da Montefeltro vi stabilì una delle corti più illustri d’Europa. Per scoprire Urbino e cosa vedere in un giorno solo, basta girovagare per i vicoli, i palazzi e le piazze che hanno reso la città Patrimonio Mondiale dell’UNESCO: in poche centinaia di metri quadrati c’è una serie di cose da vedere che rappresentano una fetta di storia, architettura e arte.

Urbino e il suo centro storico infatti incarnano il sogno di Federico da Montefeltro, condiviso dagli artisti che lo circondavano, di costruire la città ideale del Rinascimento: ancora oggi è sede di un’università fondata nel 1506, oltre a essere un importante centro per la ceramica, l’arte e la cultura maiolica. Inoltre, Palazzo Ducale ospita una delle più importanti collezioni di dipinti rinascimentali in Italia. Ecco una piccola guida per conoscere Urbino e un’infarinatura per scoprire cosa vedere nella cittadella e dintorni.

Palazzo Ducale 

Il Palazzo Ducale è molto più di un semplice “palazzo”: è una piccola città fortificata fatta costruire da Federico III da Montefeltro a partire dal 1444. Diversi architetti sono stati impegnati per più di 30 anni nella costruzione di questo edificio, tra cui Maso di Bartolomeo (che ha realizzato Palazzo delle Jole, l’appartamento dei Melaranci e parte del cortile), Luciano Laurana (che ha curato il cortile porticato, lo scalone d’onore, la Biblioteca, la Sala degli Angeli, la Sala delle Udienze, il Soprallogge e l’area sacra con il piccolo studio) e Francesco di Giorgio Martini che ha portato a termine i lavori rimasti incompiuti.

Nei desideri di Federico III il Palazzo Ducale doveva essere una delle più belle residenze principesche di Italia, fulcro e massima espressione della volontà di rendere Urbino la “città ideale”, luogo di incontro e dimora degli artisti che avrebbero dato lustro alla città e alla sua corte. Oggi il Palazzo Ducale ospita la Galleria Nazionale delle Marche, dove si possono ammirare opere di Raffaello, Tiziano e Piero della Francesca.

Galleria Nazionale delle Marche

Circa 80 sale di Palazzo Ducale sono adibite a museo e ospitano le opere della Galleria Nazionale delle Marche. La collezione contiene opere dal 1300 al 1600, per lo più dipinti ma anche mobili, sculture, arazzi e disegni.

Le opere principali si trovano al primo piano, suddivise tra gli appartamenti abitati dal Duca e dalla sua famiglia. Nell’appartamento del Duca si trovano due capolavori di Piero della Francesca: La Flagellazione di Cristo e la Madonna di Senigallia. Al secondo piano sono presenti opere del Cinquecento e Seicento di Barocci, Gentileschi, Guerrieri.

Tra le più importanti opere esposte ricordiamo anche la “Città Ideale”, dipinto simbolo dell’arte italiana, attribuita secondo la critica a Piero della Francesca, Leon Battista Alberti, Luciano Laurana, Francesco di Giorgio Martini e altri artisti, la Comunione degli Apostoli di Giusto di Gand, la profanazione dell’Ostia di Paolo Uccello, il Ritratto di gentildonna di Raffaello, la Resurrezione e l’Ultima Cena di Tiziano.

La casa di Raffaello 

Tra i luoghi di Urbino da vedere assolutamente c’è la casa di Raffaello, situata nel quartiere artigiano, dove il 28 marzo 1483 è nato colui che sarebbe diventato uno dei più grandi artisti del Rinascimento. L’abitazione conserva solo poche opere originali del grande pittore urbinate, quasi tutte dipinte in età giovanile, ma merita comunque una visita perché è qui che Raffaello trascorse la sua infanzia formandosi nella bottega del padre, artista alla corte di Federico da Montefeltro, esordendo con opere commissionategli dalle vicine località del ducato.

Dopo alterne vicende, nel 1873 la casa fu acquistata dall’Accademia Raffaello e da allora ospita opere legate alla vita di Raffaello e al suo tempo. Al piano terra si trova la bottega del padre Giovanni Santi, oggi utilizzata per mostre temporanee, mentre al primo piano ci sono copie di dipinti di Raffaello e omaggi di altri artisti al grande pittore urbinate.

Nella Camera da letto di Raffaello si trova un affresco raffigurante una “Madonna col Bambino” considerata un’opera giovanile realizzata insieme al padre. Al primo piano si trova anche un piccolo cortile con il pozzo e la vasca dove sono stati macinati i colori per i lavori.

Oratorio San Giovanni

Oltrepassato il portone della facciata gotica dei primi del Novecento, l’Oratorio di San Giovanni (che prende il nome da due affreschi che raffigurano la vita di San Giovanni Battista) offre ai suoi visitatori la vista di un vero e proprio capolavoro dipinto sulle pareti: si tratta del ciclo di affreschi realizzato dai fratelli Lorenzo e Jacopo Salimbeni da San Severino (1400 circa), i più importanti interpreti del tardo gotico marchigiano.

Tra i vari affreschi, colpisce subito la “Crocifissione” che ricopre tutta la parete dell’abside: lo sguardo cade immediatamente sulle tre croci, con Gesù al centro e i due ladroni di lato secondo le regole dell’iconografia classica, ma a poco a poco l’occhi si fa più attento ai dettagli, cogliendo l’umanità, la disperazione e l’indifferenza che animano la scena della Passione di Cristo, portando la realtà religiosa a quella terrena.

Il Duomo di Urbino 

Il Duomo di Urbino è la chiesa più importante della città: la prima costruzione risale al 1021, sostituita da una nuova chiesa fatta costruire da Francesco di Giorgi Martini, l’architetto di Federico da Montefeltro, che ha lavorato per molti anni anche al Palazzo Ducale, mentre dopo il terremoto del 12 gennaio 1789 l’architetto romano Giuseppe Valadier costruì l’attuale cattedrale in stile neoclassico.

Al suo interno si trovano due bellissimi dipinti di Federico Barocci, il Martirio di San Sebastiano e l’Ultima Cena. La parte più interessante della cattedrale sono le grotte che nei secoli hanno ospitato dapprima una Confraternita, mentre durante la seconda guerra mondiale hanno ospitato le opere del Tesoro della Basilica di San Marco a Venezia, per proteggere alcune opere dalle bombe e dai tedeschi. Nelle grotte sono presenti diverse cappelle e il Corridoio del Perdono, che secondo un’antica tradizione urbinate garantiva il perdono dei peccati se veniva percorso durante il lunedì di Pasqua.

Chiesa di San Bernardino

A due chilometri dal centro storico, immerso nel verde, si trova la Chiesa di San Bernardino, nota anche come Mausoleo dei Duchi: costruita da Federico da Montefeltro per ospitare le sue spoglie dopo la morte, è storicamente ritenuta il risultato di una collaborazione tra Francesco di Giorgio Martini e il Bramante, espressa dallo stile semplice degli interni.

Oggi la chiesa è priva di opere ma per molti secoli l’altare è stato abbellito dalla straordinaria “Pala votiva”, nota come “Pala di Brera” perché è stata conservata dal 1811 alla Galleria di Milano, dipinta da Piero della Francesca tra il 1472 e il 1474.

Bastione della Rampa Elicoidale e Teatro Raffaello Sanzio 

Essendo edificata su una collina, Urbino è una città verticale con strade strette e nel 1400 era quindi il luogo ideale per chi volesse organizzare un’imboscata al potere. Per questo motivo, Federico da Montefeltro fece costruire nelle mura cittadine il c.d. Bastione della Rampa elicoidale, un capolavoro di ingegneria che ospita la grande scala elicoidale che collegava le Stalle Ducali al Palazzo Ducale, consentendo al Duca di arrivare alle scuderie ducali direttamente dal Palazzo.

Nel 1800 al bastione venne sovrapposto il Teatro Raffaello Sanzio, principale teatro di Urbino, il cui atrio è ornato da due busti in marmo raffiguranti uno Raffaello (a cui il teatro è dedicato) e l’altro Donato Bramante. Il teatro è stato ristrutturato negli anni Settanta, soprattutto negli ambienti interni, e le scale che una volta costituivano la rampa elicoidale sono oggi soltanto una via lenta e faticosa per raggiungere il centro storico.

Dintorni di Urbino: Gradara 

Se si vuole visitare Urbino e dintorni, una tappa d’obbligo è un altro borgo medioevale che merita sicuramente una passeggiata: Gradara. Si tratta di un borgo perfettamente conservato, quasi irreale nella sua perfezione e tranquillità, noto ai più per essere citato nella Divina Commedia del sommo poeta Dante Alighieri.

Nel castello di Gradara è infatti ambientata la storia di Paolo e Francesca: “Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte che, come vedi, ancor non m’abbandona”. Lui era Paolo Malatesta e lei era Francesca da Polenta, i due amanti uccisi per mano di Gianciotto Malatesta e inseriti da Dante nel girone dei lussuriosi, con una sorta di compassione e comprensione per lei che racconta la sfortunata storia.

La Fortezza o Rocca Albornoz 

Se si chiede a un abitante di Urbino cosa visitare, oltre a musei e palazzi, sicuramente menzionerà la Fortezza di Albornoz, una costruzione fortificata edificata sul punto più alto del Monte di S. Sergio. Realizzata nel corso della seconda metà del XIV secolo, ha subito varie distruzioni e ricostruzioni: nei primi del Cinquecento la fortezza è stata raccordata alla cinta muraria della città, mentre nel 1673 la rocca è stata ceduta ai padri Carmelitani Scalzi del vicino convento, oggi sede dell’Accademia di Belle Arti, per poi riprendere le sue funzioni militari in età napoleonica ed essere restituita ai Carmelitani negli anni seguenti.

L’attuale struttura ha un impianto rettangolare con due torri semicircolari e bastioni e ospita al suo interno il Museo Bella Gerit, dove si possono ammirare ritrovamenti archeologici e un’intera sala dedicata alla storia dell’equipaggiamento da guerra in uso tra il 1300 e il 1500.

La particolare posizione elevata della Fortezza permette di godere di una visione panoramica privilegiata di Urbino e del paesaggio che la circonda, rendendola un’opera dal grande interesse non storico ma anche panoramico, meta preferita dagli amanti della fotografia molto indicata anche per fughe romantiche.

L’Orto Botanico 

Come in ogni città rinascimentale che si rispetti, anche Urbino ha il suo Orto Botanico, situato in uno degli angoli più interessanti della città, in cui si trovano altri importanti edifici come la fontana dedicata a Papa Benedetto XIII, Palazzo Albani, il monumento a San Pietro Celestino e la chiesa dello Spirito Santo.

L’Orto Botanico è stato costituito nel 1809 come istituzione scientifica su iniziativa del professor Giovanni De Brignoli e comprende uno spazio esterno di oltre 200 mq che si sviluppa su tre livelli, ospitando numerose serre in stile neoclassico realizzate nel 1813 e successivamente restaurate nel 2003. Nella serra Catalogus plantarum si possono ammirare 709 generi, 2.731 specie e varietà di piante, in vaso o piantate, di cui 572 autoctone.

Culla di arte, cultura e percorsi accademici, Urbino è una città costellata di meraviglie, da scoprire con una full immersion o piano piano, centellinando le visite in un soggiorno più lungo.

urbino centro storico

@Shutterstock



source https://siviaggia.it/viaggi/urbino-cosa-vedere-cosa-fare/312947/
Nuova Vecchia